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Arianna Carrus
psicologa
Perché lo psicologo?
Il cairn è costituito da una pila di sassi uno sopra l'altro. Essi hanno la funzione di indicare la strada e di rassicurare il viandante sul percorso.
Il cairn è un'opera che cresce piano piano, in armonia con l'ambiente circostante. Si tratta di una pratica che invita ad intraprendere la tecnica dei piccoli passi per raggiungere gli obiettivi che ci stanno a cuore. Spesso tali costruzioni sono frutto di un lavoro di squadra. I cairn ci fanno ricordare quanto sia importante poter chiedere e ricevere aiuto, collaborare con gli altri per tendere ad un cambiamento o dare vita a un luogo in cui soffermarci a riflettere.
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Il cairn rappresenta un concetto a me molto caro e trovo rappresenti bene sia il percorso che lo scopo di una psicoterapia.
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Ma quindi, perché lo psicologo?
Non esiste una risposta univoca, ogni persona ha bisogni differenti a cui fa fronte in diversi modi. Sentire il bisogno di un supporto psicologico non è esclusivamente legato alla presenza di una condizione patologica. Talvolta la vita ci presenta situazioni che provocano disagio e malessere, o ancora fasi in cui ci sentiamo bloccati e persi, periodi in cui sentiamo il bisogno di ricostruire di significato la nostra storia di vita. Le sfaccettature sono tante.
Nella psicoterapia si co-costruisce uno spazio di ascolto e riflessione all'interno di un ambiente sicuro.
La psicoterapia richiede impegno e collaborazione tra terapeuta e paziente. Il paziente è colui che fa il grosso del lavoro, il terapeuta è colui che talvolta fa da guida e talvolta da interprete.